I giocatori: i veri campioni d’ipocrisia

Iscrizione

Discrezione
garantita al 100%!

Iscriviti


Incontri sicuri, veri e discreti!
Una sola condizione: nessun falso utente!
Migliaia di persone iscritte in tutto il mondo!

categoria: Attualità

I giocatori: i veri campioni d’ipocrisia

La foto è del 7 Maggio e sta ancora facendo discutere molto : ci sono due ragazzi che si scambiano carezze . Niente di che fino a questo punto se non fosse che i due ragazzi in questione si chiamano Zlatan Ibrahimović e Gerard Piqué.

I due giocatori del Barcellona sarebbero stati immortalati, il condizionale è d’obbligo, da un tifoso mentre si scambiavano tenere effusioni. Coccole, carezze, tentativo di rincuorare il compagno per il brutto periodo che sta vivendo? Non si sa.

Questa foto sta facendo il giro del mondo provocando ovviamente numerose reazioni: chi stenta a crederci, chi ritiene la foto un montaggio, chi ne parla con entusiasmo, in particolare la comunità gay, rivendicando la fine di un tanto preteso quanto ipocrita machismo che non permette di fare outing a chi fa parte del mondo dello sport, in particolare del mondo calcio. Come se essere gay fosse un handicap, un aggravante, una zavorra appesa al collo dei giocatori, che occupati a guardare i pantalocini dei loro compagni di squadra non si preoccuperebbero della difesa o dell’attacco. Sarà vero? E'come dire che un uomo eterosessuale non può lavorare con sole donne perchè non riuscirebbe a trattenersi dal fare delle avances.

Il problema con gli ambienti come quello del calcio è l’ipocrisia. Tutto è lecito se si fa di nascosto: droga, alcol, donne, notti folli. Certo non è nella nostra volontà equiparare l’omosessualità a questi vizi, a questi eccessi, ma purtroppo non è cosí per tutti.

Ibra e Piquè non sono i primi a essere stati pizzicati, se cosí possiamo dire. Un paio d’anni fa c’è stato in Italia un altro episodio : due giocatori della squadra del Catania Vargas e Spinesi si sono dati un bacio sulle labbra come esultanza per un gol della propria squadra. L’episodio, sebbene non cosí clamoroso, ha tenuto banco per diverso tempo.

E' lecito domandarsi cosa ci sarebbe di male se un giocatore fosse gay? Se mondi cosí in vista come quelli del calcio fossero un po’ meno antiquati si potrebbero fare passi avanti per quel che riguarda il tema dell’omosessualità e della discriminazione.

Ahi noi, cosí non è. Tanto che lo stesso Ibra ha tenuto a informarci, non troppo elegantemente, che non è gay. Lo ha fatto in un modo che avrebbe dovuto fare più notizia della foto stessa. A una giornalista spagnola, rea di aver chiesto chiarimenti sulla foto in questione, il giocatore ha risposto: « Vieni a casa con me che ti dimostro che non sono gay, e porta anche tua sorella! » Non c’è che dire, un vero tocco da campione !

Per quelli che non fanno parte del mondo dell’ipocrisia c’è Gleeden… qui incontrate chi volete.